Lucia Vastano

 

giornalista professionista dal 1982, ha lavorato nelle redazioni dell' "Associated Press" (sede svizzera; 1975/80), “Corriere d’informazione” (1980/81), “Starbene”(1982), "Boston Globe"(1982/85), “Tv Sorrisi e Canzoni”(1985/87). Attualmente svolge la sua attività come freelance e collabora a diverse testate, italiane ed americane.

Come inviata o su assignament ha seguito le guerre in Libano (1975/87 e sviluppi successivi), in Angola (1975), in Salvador (dal 1982), in Cambogia (1978/85,1993), nel Golfo e in Iraq (1990/91;1997; 2000/03), nei Balcani (dalla prima crisi in Kosovo e Slovenia -luglio 1991- alle guerre civili in Croazia e Bosnia fino agli ultimi sviluppi in Kosovo e Macedonia), la crisi in Albania, in Afghanistan (1984-1990-2001/03) e nel Kashmir (1985-7; 1995; 2002). Dal 1980, per numerosi giornali e periodici, segue le elezioni presidenziali americane.

Ha effettuato numerosi “viaggi-reportage” via terra con mezzi di trasporto locali: attraverso gli stati africani, il Sud e il Nord America, dalla Cambogia alla Cina (nel 1993, via Vietnam-Laos), dall’Italia all India (nel 1996, via Turchia, Iran, Pakistan).

Ha eseguito diversi reportage fotografici per magazine italiani ed esteri.

Parla perfettamente l'inglese, ha una buona conoscenza dello spagnolo, scrive e legge l'arabo. Ha praticato numerosi sport tra cui atletica, sci, subacquea (brevetti advanced Fips e Fias, istruttore per portatori di handicap), paracadutismo (brevetto ANPd'I), alpinismo. In mountain bike ha attraversato Sumatra (da Medan a Padang, 1987) e il delta del Mekong (Vietnam e Cambogia, 1994).

Ha vinto un premio del "Boston Review" per il migliore reportage dall'estero (1996; per un pezzo sul Salvador) e uno della Regione Lombardia (1998) con il patrocinio della UE (miglior progetto imprenditoriale e business plan.

Ha ottenuto una menzione speciale della giuria al 1° Premio giornalistico "Maria Grazia Cutulli" Comune di Milano Anno 2003 (per un reportage sulla prostituzione minorile con particolare riferimento al Sud Est asiatico).

E' di recente pubblicazione il suo libro "Vajont. L'onda lunga", frutto di un'inchiesta di oltre due anni, scritto con la collaborazione attiva dei superstiti alla tragedia.

Motivazione del premio conferito a Lucia Vastano

Lucia Vastano è una giornalista nata. Ha cominciato a 20 anni ed ora ne ha 45. Da almeno 15 anni la trovi sempre là dove sta per succedere qualcosa che di solito non si vuole raccontare. E' quel tipo di giornalista che con una forte motivazione personale ricerca almeno i diversi punti di vista su una possibile verità. Non esistendo più nell'informazione, come altrove, la verità tutta intera con un solo colpo d'occhio. La sua caratteristica professionale è proprio il suo esserci prima che le catastrofi umanitarie accadano e i diritti umani vengano calpestati. O ricalpestati. E' una giovane donna che ha fatto tesoro di ogni esperienza umana che le sia accaduto di attraversare o anche solo costeggiare. Non è tipo da viaggio organizzato, né al seguito delle truppe. Ciò la espone a qualche rischio in più naturalmente. Ed è qui il motivo principale di questo premio dato a lei: chi lavora da libero battitore  o come si dice free lance  non ha nessuno che gli copra le spalle se per caso passa un guaio. O almeno è
molto più difficile. Se vai in zone pericolose è bene essere assicurati, almeno perché si possa tornare indietro. E nessuno paga per te in anticipo.
Se finisci in galera perché a qualcuno gli salta la mosca al naso o ti fanno sparire. chi ti cerca.chi ti tira fuori.? Nessuno ti vede e così non
ricevi né onore né uno straccio di congratulazione per quanto fai. Lucia ha raccontato la guerra di questi anni e anni, ma anche le piccole guerre,
quelle che succedono a casa nostra e delle quali si sa poco e niente. I bambini e la depressione, lo scandalo del Vajont - è in circolazione un suo
libro appena uscito sul tema - il doping sportivo. Inchieste ben fatte e accurato lavoro di informazione. E senza pause.