Cara Micaela,

ti sto scrivendo questa lettera perché daquattro anni
sono interessata al Vajont e alla suastoria in modo
particolare, i miei genitori midicono che sono
ossessionata da questastoria.

Io sono una ragazza di sedici annie vivo nella provincia
di Treviso e frequento ilterzo anno di scuola superiore
in un istitutotecnico della mia città.

Tu ti chiederaicome una ragazza della mia età nata dopo
28 anni dalla tragedia del Vajont possa sapere questo,e
sinceramente me lo chiedo anch'io.

Sai in prima superiore il professore di lettere comeprimo
tema ci ha dato da scrivere un racconto, nelquale
dovevamo parlare di un evento che ci hacambiati
interiormente e io ho deciso di raccontare la storiadel
Vajont.

Quando il professoreha riconsegnato i temi è rimasto
molto colpito dalfatto che io sappia molte cose sul
Vajont e perquesto motivo il giorno dopo mi ha fatto fare
unalezione, nella quale io ho raccontato ai mieicompagni
di classe l'intera storia del Vajont,mostrando loro le
mie ricerche e le foto dei luoghiche interessano la
storia del Vajont.

Il mio interesse ènato quattro anni fa, quando i miei
genitori mihanno portato alla diga e poi a Longarone e mi
hannospiegato brevemente la storia. Io sono rimasta
subito in un primo momento sbalordita perché aLongarone
non c'era traccia che potesse far capireche un'onda
gigantesca avesse spazzato via dallaterra un intero paese
, ma quando sono entrata nelcimitero di Fortogna ho
capito veramente cosa erasuccesso e la vista di tutte
quelle croci è stato veramente toccante.

Da quel momento ho cominciato a cercare informazionisul
Vajont e ora ho molte informazioni e soperfettamente
tutta la storia e quando sono incompagnia di gente che
non sa nulla di questa storiaio non perdo occasione per
raccontarla e alla finedico sempre che le vittime del
Vajont hanno subitouna morte premeditata da coloro che
sapevano tutto e non hanno fatto niente perevitarlo.

Un personaggio fondamentale nellemie ricerche è stata
Tina Merlin, una donnastraordinaria che ha lottato contro
tutto e tuttipur di poter in qualche modo evitare la
tragedia.

Facendo le mie ricerche sonoentrata anche nel vostro sito
e ho letto le vostretestimonianze e ho pianto perché
penso che vi siastata negata l'infanzia perché il Vajont
non è statauna catastrofe naturale, ma una catastrofe
provocatadall'uomo.

Visitando il vostro sito holetto che vi servono donazioni
per far continuare il vostro sito, io sfortunatamentenon
lavoro e non sono in grado di fare una donazione, ma spero
comunque di potervi aiutare attraverso ilmio ricordo, e
vi prometto che appena potrò vi faròuna donazione.

Una cosa che proprio non sopporto è che la storiadel
Vajont non venga mai ricordata in televisioneattraverso
documentari e che nei libri scolastici distoria non ci
sia mai una pagina a ricordo delVajont, insomma questo mi
fa proprio arrabbiareperché il Vajont fa parte della
storiadell'Italia.

Con questa mia lettera vogliofarvi sapere che io vi
ricorderò sempre e racconterò la vostra storia a tuttele
persone che incontrerò perché non è giustodimenticare!

In allegatovi mando un video che ho realizzato in memoria
delVajont.
Giada


Cara Giada, dirti grazie è davvero pocosia per l'amore e l'interesse che dimostri per il Vajont sia peril desiderio di far conoscere a tutti la verità di questa tragedianascosta.

Dopo 44 anni stiamo ancora combattendo per farconoscere il Vajont e come hai visto nel nostro sito, siamo convinti che il primopasso sia proprio attraverso la scuola. Infatti il nostro lavoro piùimportante è il frequentare le scuole di ogni ordine e grado. dalle elementari alleuniversità perchè soltanto così potremo tramandare la nostra storia ,la nostra verità, prima che qualcuno abbia dasrtavolgerla come hanno fatto con il cimitero.

Se vuoi, magari dopo aver parlato con i tuoi professori, potremo venire a parlare della nostra esperienza. Non so se saima Rete Veneta , in settembre, ci ha fatto un intervista che, per la primavolta, non ci ha lasciato con l'amaro in bocca......è davvero valida!! Prova a telefonare e domanda quando la trasmettono, la giornalista Angelica Montagna è una donna sensibile, lo vedrai dal filmato. Ti lascio il n° dellatelevisione [...] . Fammi sapere.

Per il resto...non preoccuparti per i soldi... sonoimportanti ma le soddisfazioni che ragazzi come te ci danno valgono inostri sforzi. Spero di sentirti ancora e ti allego il mio cell. al quale puoichiamare quando vuoi. Un abbraccio Micaela